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DESCRIZIONE INSTALLAZIONE

 

2019…l’inquinamento atmosferico uccide circa sette milioni di persone ogni anno e rappresenta la causa principale di morti premature nel mondo…gli inquinanti atmosferici contribuiscono in maniera determinante ai cambiamenti climatici e all’acidificazione degli oceani, oltre a minacciare le colture ad uso umano…secondo le Nazioni Unite nel mondo nove persone su dieci respirano aria inquinata…

 

Questo è il presente in cui viviamo, questo è quello che abbiamo creato e che molto presto ci farà pagare le conseguenze delle nostre azioni: nel 2050 gli oceani potrebbero contenere più bottiglie di plastica che pesci, in termini di peso. Oggi nei mari finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, ovvero un camion zeppo di spazzatura al minuto. La vera domanda adesso è: dobbiamo cominciare ad urlare presi da una psicosi collettiva per la fine ormai così vicina o siamo ancora in tempo per fare qualcosa?

 

Il nostro lavoro vuole raccontare proprio questa grande tematica, che oramai non è più solo una cosa di cui sentiamo parlare al telegiornale o al bar da un paio di amici, ma sta diventando sempre più un problema per tutti noi nella vita di tuti i giorni, e fenomeni tropicali come cicloni o violente trombe d’aria, o sbalzi climatici sempre più accentuati, o l’aria sempre più pesante che respiriamo tutti i giorni ne sono una prova.

 

L’installazione è strutturata così: nella sala sono presenti due proiettori, il primo si trova sul soffitto, e riprodurrà sul pavimento una serie di immagini che insieme formeranno un mare di spazzatura nel quale si dovrà “navigare” prima di arrivare davanti una parete dove l’altro proiettore, che si trova all’ingresso della sala alle spalle del visitatore, proietterà la scritta bianca e in maiuscolo “SCREAM” su un fondo nero. A questo punto il nostro spettatore non dovrà fare altro che eseguire quello che la scritta gli sta dicendo di fare, ossia urlare, e una volta eseguito l’ordine la scritta sulla parete sparirà per lasciare spazio ad un video contenente una serie di collage “prima e dopo”, con sotto una didascalia con anno e nome (es. amazzonia 2000/2019), con immagini che testimoniano come sia drasticamente cambiato l’aspetto del nostro pianeta nel giro di pochi anni, riportando fenomeni come quello della deforestazione della foresta pluviale, o dello scioglimento dei ghiacciai.

Alla fine del video, che durerà all’incirca trenta secondi, lo schermo tornerà ad essere completamente nero, e al centro comparirà la scritta bianca in maiuscolo “STOP SCREAMING, START WORKING FOR OUR FUTURE”.

 

Lo scopo dell’installazione è, data anche la sua velocità, quello di lasciare lo spettatore di stucco dopo aver visto quelle immagini, e soprattutto dopo aver letto la frase finale, nella speranza che subito dopo possa suscitare in esso una riflessione al riguardo. Non ci rimane più molto tempo oramai, è arrivato il momento di agire.

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